La TARI è il contributo che si deve versare al propio Comune di Residenza per assolvere alla gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti (precedentemente TARES).
Per il 2020 è stato previsto un Bonus TARI per alcune tipologie di soggetti, con determinati requisiti da comprovare.
Come si calcola la TARI?
QUOTA FISSA -> Metri quadri (calpestabili) x tariffa prevista (in base alle persone residenti)
QUOTA VARIABILE -> definita dal Comune di appartenenza
Decreto Fiscale Art. 57 bis
«Al fine di promuovere la tutela ambientale in un quadro di sostenibilità sociale – si legge -, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente assicura agli utenti domestici del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani e assimilati in condizioni economico-sociali disagiate l’accesso alla fornitura del servizio a condizioni tariffarie agevolate».
Come indicato nel Decreto, il Bonus TARI è destinato alle famiglie in condizioni economiche disagiate, vediamo quindi quali sono i requisiti.
Chi può ottenere il Bonus TARI?
- Nuclei Familiari con ISEE inferiore o uguale a 8.265 euro;
- Nuceli Familiari con ISEE fino a 20.000 euro e almeno 4 figli a carico;
- Titolari di Reddito di Cittadinanza o Pensione di Cittadinanza
In presenza di uno dei requisiti sopra citati si può richiedere il Bonus TARI, come?
La domanda per ottenere il Bonus TARI può essere presentata a qualsiasi Caf nel territorio competente compilando il modulo apposito. L’istituto provvederà poi ad inviare la documentazione al Comune di residenza. Concluso positivamente l’iter al soggetto richiedente viene comunicata la data di decorrenza del Bonus, l’importo riconosciuto, la scadenza e le modalità per poterlo rinnovare.
Come si effettua il pagamento?
Il pagamento della Tari può essere effettuato con le seguenti modalità: tramite modello F24 (ordinario o semplificato), Bollettino Postale o MAV.
SCADENZE 2020:
– Acconto entro il 30 Aprile
– Saldo entro il 31 Ottobre
oppure
– Unica soluzione il 30 Aprile