L’obiettivo del Fondo Morosità incolpevole è quello di ridurre la morosità, sostenendo le categorie più deboli che si trovano in difficoltà.
Si tratta di un Fondo istituito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti come strumento di sostegno al reddito.
Le risorse vengono gestite e suddivise per Regione oltre ad essere ripartite negli anni, precisamente con copertura dal 2014 al 2020 per un totale complessivo di 265 milioni di euro.
Cosa si intende per “incolpevole”?
Viene considerato incolpevole il soggetto che si trova in situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone di locazione.
Quali tipologie sono ammesse?
- Perdita del lavoro per licenziamento (non per giusta causa)
- Consistente riduzione dell’orario di lavoro per accordi sindacali/aziendali
- Cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale
- Mancato rinnovo di contratti a termine o atipici
- Cessazione di attività (libero professionista o impresa) per cause di forza maggiore
- Malattia grave o infortunio
- Decesso di un componente del nucleo familiare che comporta una consistente riduzione del reddito
- Necessità di impiego di gran parte del reddito in spese mediche o assistenziali
Per ciascuna delle situazioni sopra citate, sarà necessaria la comprova attraverso l’esibizione dell’idonea documentazione.
Qual’è il limite massimo del Fondo Morosità incolpevole?
Il contributo massimo che può essere concesso è pari a 12.000 €, anche se ogni Comune può predisporre delle limitazioni in base alle risorse finanziarie disponibili.
Quali sono i requisiti?
Per poter accedere al contributo bisogna avere:
– un contratto di locazione regolarmente registrato;
– lo sfratto per morosità;
– I.S.E.E non superiore a 26.000 €.
Inoltre, la presenza nel nucleo familiare di una persona con più di 70 anni, di una persona invalida almeno al 74%, di un minore o di situazione di assistiti dai Servizi Sociali costituisce un elemento preferenziale.
Il Fondo Morosità Incolpevole riduce, quindi, le situazioni di disagio dove l’inquilino si vede sfrattato ed il proprietario privato del suo reddito.
Per evitare di ricadere in questa situazione si può pensare ad una soluzione preventiva -> LEGGETE QUI